Exorcism Records: Journey To The West

“Exorcism Records: Journey to the West” rivisita il celebre classico con una prospettiva completamente inedita. Qui, Jiang Liu’er e i suoi tre discepoli sono potenti esorcisti, non più i tradizionali pellegrini in cerca di scritture sacre. L’autore infonde nella narrazione un messaggio forte: promuovere la giustizia, celebrare i piccoli atti di gentilezza, incoraggiare una ferma opposizione all’autorità e abbracciare pienamente la libertà. Lungo il loro cammino, i quattro discepoli uniscono le forze per affrontare e combattere demoni e mostri temibili come il Demone dell’Osso Bianco, il Mostro Marino e il Verme dalle Nove Teste. La loro missione è mossa dal desiderio di giustizia e protezione, un obiettivo ben diverso dalle prove da superare per ottenere le scritture originali. La serie offre anche una profonda riflessione sul significato dei due percorsi: quello dei cercatori di illuminazione e quello degli esorcisti. Suggerisce che il raggiungimento dell’illuminazione ultima è un obiettivo vasto e illimitato, mentre le vittorie più piccole e concrete sono decisamente più tangibili e radicabili. Jiang Liu’er e i suoi discepoli scelgono proprio quest’ultima via, e non a caso Jiang Liu’er si rivolge spesso al Buddha con la frase: “Sono solo un monaco freelance“. Questa affermazione sottolinea chiaramente la loro decisione di percorrere un sentiero alternativo, più focalizzato sull’azione diretta e sull’impatto immediato nel mondo.